Una o due parole

Certamente a scuola le hanno insegnato che dopo il gruppo consonantico gn non è ammessa la i, ma le avrebbero dovuto anche insegnare che la desinenza della prima plurale dell’indicativo e iamo e che va pertanto conservata in eccezione alla norma generale.
(Tutto sarebbe stato più chiaro con l’alfabeto fonetico, ma forse meno comprensibile; in ogni caso con Outlook era un “pacco”) b) Crociata: sto combattendo una donchisciottesca crociata per il bando dell’espressione “buon fine settimana” e l’introduzione di “buona fine settimana” che non è una traduzione al maschile di un’espressione neutra in Inglese (week-end).
Anche se sarebbe meglio saperle pronunciare tutte secondo le norme della lingua originale, alcune si sono imposte (il caso di Colgate) con una dicitura italianizzata, tanto che, molto probabilmente, se lei chiedesse a un negoziante di darle un tubetto di Colgheit, questi le risponderebbe di non averlo.
Sono pochi per esempio i Paesi nei quali un menù al ristorante non contenga un freddo elenco di ingredienti ma “nomi in codice”, più o meno chiari a tutti, anche se a volte possono indurre gli stranieri in confusione, come quel gruppo di americani che, in un ristorante di Venezia, ho sentito protestare con il cameriere perché avevano ordinato un semplice minestrone ed era…

Fonte: www.corriere.it

Una o due paroleultima modifica: 2011-03-15T14:09:58+01:00da santuzzo123
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